Sant’Antonio di Padova.

Sant’Antonio di Padova è uno dei Santi più conosciuti ed amati.

Fernando, così si chiamava, naque a Lisbona il 15 agosto 1195 da una famiglia nobile molto religiosa.

A soli quindici anni entrò nel collegio dei canonici regolari di Sant’Agostino.

Sant'Antonio ed il Bambino. Guercino.

Sant’Antonio ed il Bambino. Dipinto del Guercino.

Studiò a Lisbona, quindi a Coimbra, e nel 1222, dopo essere stato ordinato sacerdote, chiese di entrare nell’ordine francescano dei frati minori, cambiando il suo nome in Antonio.

Partì subito come missionario in Africa, ma qui contrasse una malattia. Per curarsi chiese di andare in Italia, anche perchè voleva conoscere personalmente San Francesco.

Arrivato con altri frati francescani a Santa Maria degli Angeli ebbe modo di ascoltare San Francesco.

Il Santo di Assisi fu profondamente ammirato dalle qualità orative di Sant’Antonio. Lo designò come insegnante di teologia ai francescani di Bologna, Milano, Limoges e Padova.

Straordinario predicatore, uomo di grande forza e cultura, Antonio difese i valori della famiglia, i poveri e gli oppressi contro la superbia e l’ambizione dei ricchi.

Combattè in tutti i modi contro l’eresia degli albigesi.

Tra il 1225 e il 1227, mentre si trovava in Francia, si racconta che ebbe l’apparizione di San Francesco che aveva appena ricevuto le stimmate.

Fu superiore provinciale dell’Ordine dell’Alta Tulia (Emilia e Lombardia) dal 1227 al 1230.

Dopo decise di trasferirsi stabilmente a Padova per dedicarsi completamente alla predicazione.

Si narra che ancora in vita Sant’Antonio di Padova compì vari miracoli: esorcismi, guarigioni e fenomeni di bilocazione.

Una leggenda racconta che anche i pesci ascoltassero le sue prediche.

Inoltre la sua agiografia racconta che rese commestibili cibi avvelenati e che riattaccò una gamba recisa ad un malato.

Si narra anche che fece parlare un neonato per scagionare la madre dall’accusa di adulterio.

E’ famoso anche il cosiddetto “miracolo della mula” ove riuscì a convertire un eretico facendo inginocchiare davanti a lui una mula mentre teneva in mano l’ostia consacrata.

Il 13 giugno 1231 si sentì molto male e chiese di essere portato a Padova per morire nel suo amato convento.

Ma le sue condizioni erano molto gravi e non gli permisero di giungere a Padova. Fu portato al Convento dell’Arcella dove a morì, a soli 36 anni.

I frati che assistettero ai suoi ultimi momenti narrarono che Sant’Antonio di Padova ebbe l’apparizione del Signore poco prima di morire.

Dopo varie dispute su dove seppellire le sue spoglie si decise di portarle al Convento di Santa Maria Mater Domini a Padova, proprio come voleva lui.

Fedeli alla tomba di Sant'Antonio di Padova.

Fedeli alla tomba di Sant’Antonio di Padova.

Appena il suo corpo arrivò al Convento iniziarono i pellegrinaggi dei devoti ed i primi miracoli testimoniati da numerose persone.

Fu subito proclamato Santo, per acclamazione, da Papa Gregorio IX nel 1232.

E’ considerato protettore di orfani, prigionieri, naufraghi, donne sterili, donne incinte, bambini ammalati, vetrai e reclute militari.

Dal Seicento è invocato per trovare oggetti smarriti.

Dalle donne nubili è invocato anche per trovare presto il giusto marito. Infatti nella sua Basilica di Padova è conservata una colonna che secondo la tradizione dev’essere girata in senso orario dalle stesse nubili per invocare il Santo.

E’ rappresentato in abito francescano, con un libro, la fiamma, il cuore, il giglio bianco (simbolo della verginità) ed il Bambin Gesù, in ricordo di una sua visione.

La festività di Sant’Antonio di Padova è il 13 giugno.

 

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17 Nov , 2016 - In Santi e Beati - di Lino D'Orazio



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