La Basilica di Sant’Antonio a Padova.

Ripercorriamo la vita, le opere ed i miracoli di Sant’Antonio di Padova e visitiamo la grande Basilica che contiene le sue spoglie.

Sant’Antonio era nato nel 1195 a Lisbona (Portogallo) con il nome di Fernando Martins de Bulhões.

Entrò in seminario nel 1210 e divenne frate francescano.

Ebbe il piacere di conoscere personalmente San Francesco proprio ad Assisi e questi fu meravigliato dalla sua grande eloquenza tanto che gli chiese di predicare anche per suo nome.

Nel Convento si dimostrava ultimo fra gli ultimi.

Aiutava gli altri frati e anche quando era Priore si occupava delle pulizie, dell’orto e della cucina.

Sant’Antonio andò in giro a predicare in Francia, Spagna, Portogallo ed Italia insegnando teologia e cercando di convertire gli eretici.

In quel periodo, in pieno Medioevo, l’Europa era attraversata da movimenti religiosi in antitesi fra loro e si stava realizzando la dolorosa scissione della Chiesa Cattolica.

Durante un viaggio la nave sulla quale viaggiava naufragò in Sicilia ma lui riuscì lo stesso a raggiungere Assisi e poi proseguì per il Nord Italia, sempre predicando.

Usava dire che  “La natura ci genera poveri, nudi si viene al mondo, nudi si muore. È stata la malizia che ha creato i ricchi, e chi brama diventare ricco inciampa nella trappola tesa dal demonio.”

Sono famosi anche i suoi sermoni contro gli usurai che imperversavano in quel periodo sfruttando i poveri.

Si narrano storie di prodigi e miracoli avvenuti quando Sant’Antonio era ancora in vita. Fra questi il miracolo della mula che servì a convertire un eretico.

Ma ormai stremato ed in fin di vita giunse a Padova e qui, assistito dai frati, morì a soli 36 anni, il 13 giugno 1231. Lui stesso chiese di essere seppellito a Padova.

La sua fama era già grande e dopo appena un anno dalla sua morte fu dichiarato Santo per acclamazione da Papa Gregorio IX.

Del resto il Papa aveva avuto modo di conoscerlo personalmente e lui stesso lo pregò di tenere lezioni teologiche ai suoi Cardinali.

Grazie ai suoi grandi insegnamenti teologici, fu dichiarato Dottore della Chiesa da Pio XII nel 1946.

A Padova sono conservate ed esposte alcune sue reliquie, fra le quali la lingua che, quando fu riesumata la sua salma, era ancora intatta.



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20 Ott , 2016 - In Luoghi di culto, Santi e Beati - di Lino D'Orazio



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