Sant’Emidio il santo dei terremoti

Sant’Emidio nacque a Treviri, in Germania, intorno al 279 dopo Cristo da famiglia pagana.

Leggi la coroncina a Sant’Emidio.

Intorno ai 23 anni ricevette il battesimo e divenne catecumeno. Iniziò a studiare le Sacre scritture e a predicare.

Le sue opere fruttarono molte conversioni al cristianesimo tanto che fu denunciato dai pagani. Scoperto e portato in un tempio dedicato a Giove, Sant’Emidio fece una pubblica professione di fede al termine della quale si scatenò un violento terremoto. Riuscito a fuggire lo ritroviamo a Milano, ove venne ordinato sacerdote e poi a Roma.

A Roma, guarì la figlia del proprio ospite dopo averne convertito tutta la famiglia. In quegli anni molti furono gli episodi miracolosi.

Anche perché si intendeva di medicina guarì molte persone spesso anche convertendole. Sull’isola Tiberina ove era il tempio di Esculapio, fece una nuova pubblica professione di fede, gettando l’altare nel Tevere e riuscendo a convertire i sacerdoti stessi.

Ma diede troppo alla vista tanto che scatenò una nuova persecuzione e dovette fuggire. Un angelo gli giunse in sogno imponendogli di recarsi dal papa (forse Marcellino). Questi consacrò Sant’Emidio vescovo e lo inviò ad Ascoli.

Anche qui assistiamo a numerose conversioni provocate dalla sua opera pastorale. Addirittura riesce a sposare la figlia del governatore Polimio ed a battezzarla nelle acque del fiume Tronto.

Nella borgata Solestà Sant’Emidio fa scaturire una sorgente d’ acqua da una roccia ricordando il gesto di Mosè e ivi battezza centinaia e centinaia di ascolani.

Questi fatti però provocarono l’ira dei pagani che, dopo averlo arrestato, lo condannarono alla decapitazione. Nel giorno 5 di agosto del 309 dopo Cristo avvenne l’esecuzione. Miracolosamente Sant’Emidio, una volta spiccata la testa dal collo, invece di cadere a terra, la raccolse e camminò fino all’oratorio che aveva fondato e ivi morì.

Fu sepolto nella grotta sottostante il suo oratorio.

Di Sant’Emidio abbiamo notizia solo a partire dal XI secolo quando nella città di Ascoli vennero ritrovate le sue ossa. La leggenda vuole che la presenza di una pianta di basilico avesse indicato il luogo di sepoltura situata nel piccolo tempietto di Sant’Emidio alle Grotte ove si sapeva fosse stato tumulato Sant’Emidio.

Le sue spoglie sono ora conservate nella grotta al di sotto del Duomo di Ascoli. Sono raccolte insieme a quelle dei suoi compagni in uno splendido sarcofago di epoca romana su cui è incisa la frase: “Cum sociis aliis Emindius hic requiescit”.

 

 

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9 Nov , 2016 - In Santi e Beati - di Maurann



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