San Giacomo della Marca il francescano predicatore

San Giacomo della Marca nacque nel paesino di Montepratone in una domenica di settembre del 1393 con il nome di Domenico Gangala.

Dei suoi anni della fanciullezza sappiamo solo che conobbe la durezza del lavoro di mandriano nelle terre di famiglia.

Fuggì da quella vita rifugiandosi nella canonica offidana ove trovò accoglienza, affetto, un’istruzione adeguata e anche una sorta di iniziazione alla fede.

Qui venne raggiunto da un sacerdote parente (forse mandato dalla madre) che convinse la famiglia a fargli intraprendere la strada degli studi.

Ad Ascoli studiò latino, grammatica, retorica, poesia. A Perugia si laureò in diritto. Sui ventuno anni Giacomo era già laureato in diritto e gli si apriva davanti la strada della magistratura.

Grazie ad alcune conoscenze a Firenze ricoprì cariche pubbliche in campo legale.

Ma intorno al 1415-16 vi fu una svolta fondamentale nella vita di San Giacomo della Marca. Mentre si trovava a Bibbiena nel giorno del venerdì santo Domenico fece la scelta di abbandonare quel mondo così pieno di soddisfazioni.

Fu una decisione molto travagliata.

Infatti quando tentò dapprima di inserirsi nella vita benedettina, bussando alla Certosa di Firenze non fu ammesso.

Probabilmente vennero riconosciute alcune remore ancora presenti nel suo animo.

In seguito un incontro con fra Bernardino da Siena gli diede l’occasione di un breve periodo di vita di comunità religiosa, che gli fece da prova per la sua scelta di vita ecclesiastica.

Fu durante un viaggio verso le Marche che San Giacomo della Marca passando fece visita al convento francescano di S. Maria degli Angeli.san-giacomo-della-marca-crivelli

Qui il Vicario dei Minori Osservanti, fra Nicola da Uzzano, gli permise di vestire gli “abiti della prova” prima di ammetterlo al noviziato.

La vestizione di Domenico avvenne nel coro della chiesa di S. Maria degli Angeli il giorno 25 luglio 1416, festa di S. Giacomo apostolo con il nome di Giacomo della Marca.

Nel giro di pochi mesi, a 23 anni circa, divenne sacerdote, frate francescano, Minore dell’Osservanza.

E questo lo sarà per tutta la vita, senza ripensamenti, con lo stesso slancio della sua ardente giovinezza.

Come primo incarico da novizio fu mandato al Convento delle Carceri del Subasio. Luogo ideale per riflettere sulla sua scelta di vita.

Ancora oggi c’è nel bosco del convento una cella in rovina, dove S. Giacomo della Marca, da novizio, si ritirava a pregare e a fare penitenza.

Egli benché novizio impiegò lo stesso fervore a servizio della perfezione evangelica che finora aveva impiegato nella professione di magistrato.

Dopo l’anno di noviziato, Giacomo scese di nuovo a Santa Maria degli Angeli, deciso alla professione irrevocabile della regola francescana e dei tre voti religiosi dell’obbedienza, della povertà e della castità.

Terminato il noviziato ed emessa la professione, fra Giacomo iniziò gli studi teologici per diventare sacerdote presso il convento di San Salvatore a Firenze.

Qui già produsse le sue prime prediche anche se solo scritte. La vicinanza di S. Bernardino da Siena, allora superiore presso il convento di Fiesole, ebbe sicuramente un’influenza nel giovane francescano.

Finalmente, all’età di 27 anni, fra Giacomo fu ordinato sacerdote nel convento fiorentino di San Salvatore.

Grande era la capacità oratoria di San Giacomo della Marca.

Questa sua capacità mise a disposizione della Chiesa per il bene delle anime, per tutta la sua vita.

Già dalla sua prima predica durante la festa di S. Antonio di Padova aveva mostrato tutta la sua capacità e la sua preparazione.

Iniziò quindi per lui un periodo di ben 47 anni di predicazione ininterrotta, e cioè fino al 20 maggio 1467.

In San Giacomo della Marca si riscontra costantemente il modo di predicare dei francescani del suo tempo.

Una predicazione per il popolo, comprensibile a tutti, con espressioni vive e colorite, ricca di esempi, a volte arguta.

Si preferivano, per le prediche, le strade, piazze, officine, campi piuttosto che la chiesa.

Si raccontava della vita e la morte di Cristo, delle parabole e dei grandi temi della Fede e della morale evangelica.

San Giacomo della Marca soprattutto si rivolse contro le pratiche superstiziose, la vita lussuosa e agiata, il vizio del gioco, la bestemmia, l’usura, inventando fra l’altro, i Monti di Pietà.

Egli predicò in Italia e nell’Europa dell’est ove venne chiamato anche a grandi opere anche di carattere “politico”.

Contro l’eresia Ussita in Ungheria, e dei fraticelli in Italia, come inquisitore in Austria, è in prima linea contro l’invasione dei Turchi in Europa.

Nella sua attività venne anche più volte fatto oggetto di attentati.

Tornato in Italia vi rimase fino alla morte.

La salute minata lo costrinse a rallentare di molto nell’opera di predicazione che tuttavia non cessò mai.

Morì il 28 novembre 1476 all’età di 83 anni.

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28 Nov , 2016 - In Santi e Beati - di Maurann



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