Papa Francesco e il giubileo delle persone socialmente escluse

Papa Francesco in occasione dell’incontro avvenuto con i socialmente esclusi ha voluto porre l’accento su alcuni concetti che ha rilevato in questa occasione.

Ha voluto esaltare due sentimenti presenti in ogni uomo e in ogni donna della terra.

Che siano ricchi, potenti, o persone normali o in condizione disagiata: la passione e il sogno.

La prima ha un lato cattivo ed uno buono: il primo ci fa soffrire ma il secondo ci da la forza per andare oltre e ci spinge a sognare.

Di qualsiasi condizione siate non smettete mai di sognare, esorta papa Francesco, perché tramite il sogno ci si appassiona e questo rende possibile qualsiasi cosa.

In particolare, rivolgendosi ai presenti, porta loro proprio l’esempio della giornata presente: il loro sogno di essere qui presenti si è fatto realtà!

Conclude poi che i veri poveri sono coloro che hanno tutto e per questo perdono il dono del sogno.

Chiede quindi che chi è nel bisogno e quindi ha la ricchezza della capacità di sognare che è nel Vangelo insegni a questi veri poveri questo dono.

Papa Francesco ha poi puntato l’attenzione sulla dignità.

Il vedere la vita bella anche nelle difficoltà, anche quando abbiamo bisogno conferisce al nostro vivere una connotazione che ci libera dallo sfruttamento e dall’oppressione.

Questo significa avere dignità. Quella dignità che è nel Vangelo e che significa liberazione.

Ultimo appello rivolto dal papa Francesco è sulla pace.

Egli è poi rimasto colpito dalle parole degli intervenuti proprio sul punto, alcuni dei quali hanno sperimentato essi stessi la guerra e la violenza.

Ha affermato il Pontefice che i veri portatori di guerra sono proprio coloro che hanno di più.

Le guerre si fanno per avere più ricchezza e potere.

Mentre i poveri sono i veri portatori di pace. Egli li definisce infatti “artigiani della pace” .

Ed è molto triste quando, anche se capita raramente, si verificano le cosiddette guerre dei poveri.

Da qui l’appello alla pace a tutti gli uomini. In particolare l’appello è valido a qualsiasi religione si appartenga perchè tutte le religioni che sono portatrici di pace e dignità.

Papa Francesco ha poi voluto terminare l’incontro con una preghiera:

“Dio, Padre di tutti noi, di ciascuno dei tuoi figli, ti chiedo di darci al forza, di darci la gioia, di insegnarci che ci insegni a sognare per guardare avanti, che ci insegni ad essere solidali perché siamo fratelli, e che ci aiuti a difendere la nostra dignità.

Tu sei il Padre di ciascuno di noi. Benedici noi, o Padre.

Amen.”

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12 Nov , 2016 - In Papa Francesco - di Maurann



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