Giovanna d’Arco la Santa Militante della Fede

Giovanna d’Arco venne dichiarata santa con bolla papale di Benedetto XV nel 1920.

Nacque da famiglia umile e venne educata ai precetti cristiani secondo l’uso tradizionale.

Fin da bambina ha delle visioni. A soli 3 anni, lei stessa racconterà ai suui aguzzini durante il processo, ricevette la visita di un angelo e delle sante Caterina e Margherita.

Poi Giovanna, “all’età di 13 anni, nell’orto di suo padre, accanto alla chiesa, sul mezzogiorno, sentì una voce e scorse un grande splendore. Fu presa allora da timore, ma, quando l’udì per la terza volta, capì che era la voce dell’Angelo di Dio. In queste prime apparizioni, l’Angelo non spiegò a Giovanna la missione divina, ma soltanto la persuase a coltivare la devozione e a frequentare la chiesa: così Giovanna, presa dalla gioia delle cose celesti, consacrò a Dio la sua verginità.”  Come si legge nella bolla papale.

Qui inizia la sua avventura “bellica”. Riesce a farsi ricevere dal re di Francia e in virtù di molti prodigi e quasi miracolosi episodi ne ottiene la fiducia. A lei carlo VII affidò un’armata con cui Ella, armata del vessillo del redentore e di una vecchia spada ornata di cinque croci, con cui però dichiarò di non voler uccidere nessuno, liberò molte città dagli inglesi occupanti.

Al termine di queste vicende, oramai carlo VII, incoronato a Reims, re di Francia, venne tradita e catturata dagli inglesi, che la imprigionarono, sottoposero ad un processo farsa, e alla fine bruciata sul rogomentre Ella stringeva a sè un crocifisso improvvisato e gridava le sue lodi al Signore.

Ad essa, al di là delle apparizioni divine,  sono riconosciuti molti miracoli.

In particolare le fonti attestano un episodio nella città di Saint-Pierre-le-Monstier e nella città di Lagny, dove risuscitò un bambino, morto prima di essere battezzato, affinché, rigenerato nel sacro fonte, potesse ottenere la vita della grazia.

Si legge poi sulla bolla papale: “vogliamo ricordare il citato famosissimo Giovanni Gerson che, trattando delle vicende della Pulzella, nell’anno 1429 scrisse: «Dal Signore è stato fatto questo »; sant’Antonino, che nelle sue storie considerava la Pulzella « guidata dallo spirito di Dio », e Pio II, Pontefice Massimo, che scriveva: «Una fanciulla di 16 anni, di nome Giovanna, figlia di poveri contadini, nel territorio di Toul, ispirata da Dio, come le sue azioni dimostrano… che prospettavano come una qualche presenza divina… I giudici, quando seppero che la Pulzella si era rimessa abiti maschili la condannarono al rogo come recidiva. Gettarono le sue ceneri nella Senna, perché non fossero mai onorate. Così morì Giovanna, mirabile e stupenda vergine ». ”

Pio X, Pontefice Massimo, la terza domenica dell’Avvento di Nostro Signor Gesù Cristo dell’anno 1908, con solenne decreto dichiarò che « constavano » questi tre miracoli: Guarigione istantanea e perfetta di suor Teresa di sant’Agostino da un’ulcera cronica allo stomaco; il secondo: Guarigione istantanea e perfetta di suor Giulia Gauthier di san Norberto da un’ulcera fungosa eretistica nel seno sinistro; il terzo: Guarigione istantanea e perfetta di suor Giovanna Maria Sagnier da osteo-periostite cronica tubercolare.

Giovanna d’Arco è stata dichiarata patrona di Francia, della telegrafia e della radiofonia.

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31 Mag , 2017 - In Santi e Beati - di Maurann



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