La Messa della notte di Natale di Papa Francesco

Papa Francesco ha celebrato la quarta Messa della notte di Natale del suo pontificato.

In occasione della Santa Messa della notte di Natale nella Basilica di San Pietro il Santo Pontefice nell’omelia ha voluto ricordare i bambini, poveri, emarginati e abbandonati del mondo.

In particolare ha ricordato la situazione dei bimbi in Aleppo e quelli coinvolti nelle migrazioni da guerre, carestie e povertà.

“Lasciamoci interpellare dal Bambino nella mangiatoia, ma lasciamoci interpellare anche dai bambini che, oggi, non sono adagiati in una culla e accarezzati dall’affetto di una madre e di un padre, ma giacciono nelle squallide mangiatoie di dignità: nel rifugio sotterraneo per scampare ai bombardamenti, sul marciapiede di una grande città, sul fondo di un barcone sovraccarico di migranti. Lasciamoci interpellare dai bambini che non vengono lasciati nascere, da quelli che piangono perché nessuno sazia la loro fame, da quelli che non tengono in mano giocattoli, ma armi”.

Poi, durante la Santa Messa di Natale ha ricordato il vero spirito cristiano della Natività, oggi inquinato dalla mondanità:

“Anche oggi, ci può essere la stessa indifferenza, quando Natale diventa una festa dove i protagonisti siamo noi, anziché Lui; quando le luci del commercio gettano nell’ombra la luce di Dio; quando ci affanniamo per i regali e restiamo insensibili a chi è emarginato”.
I pastori erano tra gli emarginati di allora.
Nessuno è emarginato agli occhi di Dio e proprio loro furono gli invitati di Natale.
Chi era sicuro di sé, autosufficiente, stava a casa tra le sue cose; i pastori invece andarono, senza indugio: anche noi  lasciamoci interpellare e convocare stanotte da Gesù, andiamo a Lui con fiducia, a partire da quello in cui ci sentiamo emarginati, a partire dai nostri limiti, lasciamoci toccare dalla tenerezza che salva”.

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25 Dic , 2016 - In Festività, Papa Francesco - di Maurann



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